Le mie opere, le mie sculture, le mie creazioni sono frutto di una semplice osservazione della realtà che mi circonda. L’ispirazione che ne traggo mi spinge a creare degli oggetti con quegli stessi materiali che ogni giorno maneggiamo, con cui quotidianamente interagiamo, ma che riteniamo essere di poco conto, semplici componenti assemblati nel modo tradizionale.
Ciò che mi propongo di fare è consentire, a quanti vorranno godere del mio operato una codifica nuova della realtà: in tal modo anche l’oggetto che riteniamo più insignificante, più inutile, può trasformarsi, grazie alla voglia di fare e a semplice “olio di gomito”, nella più grande espressione di ingegno umano applicato al concetto di riciclo.
Non vi è nessuna particolare corrente artistica, nessun complesso concetto filosofico dietro quello che faccio, essendo semplicemente mosso dall’idea che ogni cosa possa evolversi, avere una seconda vita, una terza… riassemblarsi, cambiare innumerevoli volte nell’aspetto, nell’essenza e diventare opera d’arte… con una, tante anime.